A cosa fanno riferimento le normative UNI 9737:2021 e EN 13067:2020?
Come ottenere la qualificazione?
Come viene definita la gamma di qualificazione del certificato?
In che cosa consiste la prova di qualificazione?
Che cosa accade nel caso in cui l’esame non fosse superato?
Qualora l’esame fosse superato, quale documento attesta la qualifica ottenuta?
Ho un certificato in scadenza, come mi devo comportare?
Le norme si riferiscono alla classificazione e qualificazione dei saldatori di materie plastiche. In particolare la norma stabilisce le modalità da seguire per la qualificazione dei saldatori.
Per ottenere la qualificazione secondo le norme UNI 9737 e EN 13067, è necessario sostenere una prova di esame di tipo teorico e pratico.
In base alla normativa è possibile accedere all’esame teorico-pratico, se in possesso di uno di questi requisiti:
Il certificato è emesso in funzione del Gruppo di materiale saldato (Es: PVC, PP, PE, PVDF). Viene poi indicato il codice di Sottogruppo che rappresenta la forma dell’oggetto saldato (membrane, lastre, tubi, raccordi), le tecniche di saldatura (saldatura ad aria calda, a solvente, per elettrofusione, a elemento termico, a estrusione) e i campi di lavoro (spessori, diametri).
Prova teorica:
Il saldatore dovrà dimostrare un sufficiente grado di conoscenza, rispondendo ad un questionario composto da domande a risposta multipla. Il superamento di tale prova è determinata da almeno l’80% di risposte corrette.
Prova pratica:
Il saldatore dovrà essere in grado di poter saldare in maniera corretta, secondo le normative vigenti, il saggio di prova riferito al gruppo e sottogruppo di riferimento. Il saggio verrà poi sottoposto a prove distruttive presso un laboratorio di prova Accreditato UNI CEI EN ISO/IEC 17025.
Il candidato dovrà seguire un corso di formazione presso un centro riconosciuto prima di prendere parte ad un nuovo esame di qualifica.
Il saldatore che supera l’esame sia teorico che pratico ottiene un certificato di qualificazione, rilasciato da TTR, Ente Certificatore Accreditato UNI CEI EN ISO/IEC 17024, contenente le informazioni indicate nella normativa stessa.
Dalla data di inizio validità il Certificato è valido per due anni, al termine dei quali sarà possibile ottenere un prolungamento per il successivo biennio sostenendo un iter documentale. Per iter documentale s’intende la produzione di documentazione idonea ad attestare la continuità e la qualità dell’attività lavorativa del saldatore (in tale periodo il saldatore deve svolgere la propria attività in modo continuativo, con sospensioni non superiori ai 6 mesi). La validità del certificato potrà essere estesa su richiesta per i successivi 2 anni.
Allo scadere dei 4 anni, il Certificato decadrà automaticamente, rendendo necessario, per mantenere la qualifica del saldatore, un eventuale nuovo corso con la durata che la rispettiva qualifica richiede e il conseguente esame teorico-pratico.